( Paul Valéry mutilato su di un muro, foto di Oh Me Rovinata)
"...La ultima vez lo vi irese / entre el humo y metralla /contento y desnudo: / iba matando canallas / con su canon de futuro"
(Cancion del elegido, Silvio Rodriguez)
se non sai cos'e' Cancion del elegido di Silvio Rodriguez, clicca qua:
http://www.youtube.com/watch?v=-POoq29dsVQ
"...La ultima vez lo vi irese / entre el humo y metralla /contento y desnudo: / iba matando canallas / con su canon de futuro"
(Cancion del elegido, Silvio Rodriguez)
se non sai cos'e' Cancion del elegido di Silvio Rodriguez, clicca qua:
http://www.youtube.com/watch?v=-POoq29dsVQ
Preso da parte lo scudo, quella sera, gli parlai
come si parla a un figlio sul portone di casa, con le mani sopra le spalle e
gli occhi dentro agli occhi, misurando le proprie miserie. Sarà bello
domani, gli dissi, scorrere le lance sotto al sole rovente,
specchiarle nei nostri scarni riflessi, a bomba, come i tuffi nelle pozze lungo
le anse che il fiume disegna, dove noi e le zanzare e le rane, cerchiamo
rifocillo durante le torride serate d'estate. Domani, gli dissi, sarà
bello rendere l'immagine al cielo, offrirgli uno specchio in cui scurire,
arrossire, sbiancare di dolore e vergogna, come ai tempi in cui le giostre
montate sotto l'ombra dei pini, furoreggiavano baldanzose di richiami ad altri
mondi impossibili e reali. Domani, gli dissi, sarà bello ciò
che adesso ti spaventa. Sarà bello farti carico di ogni sguardo lanciatoci a
mo' di freccia e non schivato, non parato. Domani sarai orgoglioso di te
stesso, perché tuo padre avrà cent'anni, e nessuno di essi sembrerà passato invano.
E allora ti porterò in piazza con l'ardore di quel primo amore che ti diede i
natali, e ti offrirò un gelato lasciando che sulle mani ti si sciolga il dolce
sapore dell'inchiostro. Domani, tutto questo, sarà nostro. Le guardie
chiuderanno con le catene i cancelli, e il nemico farà bene a darsi alla fuga.
Suoneranno, organi terrosi chiusi in canne d'aria e vento. Sarà un lamento.
L'ascolteremo come s'ascolta il vincitore, che racconta com'è scampato al fuoco
di tutto il suo infinito vigore e alla pioggia. Donarsi al campo sarà un
pasticcio da mangiare a stomaco sfiancato. Ci spaccheremo il naso senza
lasciare nulla di intentato. Mi prenderai da parte a un certo punto, e mi
condurrai lontano dalle danze dei guerrieri. Domani io e te saremo come non siamo
mai stati e mai più saremo: sinceri. E la paura l'avremo ormai affrontata, e
amata, e riconosciuta come intima convivente. Concubina. Domani saremo foglie
d'altri ingegni, dei pipistrelli e degli sciacalli. Domani, gli dissi, saremo
il frutto di tutta questa antica scienza che si chiama sopravvivenza, o morte,
o guerra.
Complimenti meraviglioso(anche solo per Silvio Rodriguez) ;)
RispondiElimina@sabrina ancarola un grande.
RispondiElimina"...Domani... saremo il frutto di tutta questa antica scienza che si chiama sopravvivenza" queste parole e la canzone mi hanno incantata... :-)
RispondiEliminaSopravvissuti...
RispondiEliminaE' un aggettivo che mi spaventa, un pò come le rughe.
@Luisa non conoscevi la Cancion del elegido?
RispondiElimina@Storm a me le rughe piacciono, pensa te....
RispondiEliminano... :-)
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