(Cometa di Halley fotografata dalla sonda Giotto)
E adesso non dirmi che non t'è piaciuto sognare,
ridere, far di conto, imparare le tabelline sull'ultima falange del sorriso e
additare il mondo, indicarlo, con meraviglia negli occhi e sul viso. Dove hai
deciso di mettere tempo metti uno sguardo sottile e le labbra scalfite, mentre
strani colori si dipingono al monte. Legno, violini di carta, presepi viventi.
Annusi l'aria che hai intorno, ringrazi, indossi l'abito e infili un cerchietto
all'anulare. Da sposare. In un rito campestre al cospetto del fieno, delle
spighe di grano, delle mosche, del fango rimasto dopo l'ultima tempesta estiva.
Lesiva. E figurati se non t'è piaciuto stenderti accanto alla finestra col buio
e incantarti sui lampi. Aspettare la stanza quando s'accende di bianco e le
caramelle, rotoli di gomma colorata, profumate a sfiorire il mattino. Ti perdi,
disabituata al tempo, se non navighi a vista. E gli invitati già scendono dal
monte. E’ tardi!!. S'avvicinano al luogo segreto, allo scrigno. Ti alzi sulla
punta dei piedi scalzi e li saluti felice. Sono i boschi dai quali provieni. I
tuoi disegni sopra ali di farfalla. Il bottegaio insegue il respiro di sua
moglie. Lei gli dice, presto, Francesca si sposa! e corrono,
come correrebbero alla fiera se fiera fosse. Se fiera sei. Sul carro del
droghiere invece l'unica donna è sua figlia. Damigella in ritardo, ma il padre
ancora non lo sa. Quando lo scoprirà avrà tre strade da percorrere: renderla
orfana, seppellire due vite o crescere lui i frutti del falco di passaggio,
quello che vide un giorno il caldo del pagliaio, e adesso dorme sotto altri
soli, sogna altri fiori, scopre altre bocche spalancate o partecipa a qualche
assedio. Perché chi non ha senso lo scimmiotta, spesso, indossando una divisa.
Derisa. Il terzo invitato è un guerriero, e scende con un pacco di spiegazioni sotto
il braccio. Le regala alla sua lancia e alla spada e alla paga a cui ha
rinunciato. Non c’è modo di tradurre la lotta in valuta corrente, dice. Si
comperano numeri, barattoli, sedie. Si pagano maschere, fantocci, eroi. Ma mai
guerrieri invitati alle nozze, che scendono a valle per condurre giovani fiori
all'altare di gialli covoni. Il sapore del miele si mescola a quello del fango,
si impasta. I colori si dispongono lisci sul muro. Cantico iscritto al vento.
Arriva anche lui per la festa. Balla in turbini con ognuno degli invitati.
Sotto le gonne delle donne, sotto i piedi degli uomini. L'alcol scorre a fiumi.
I fiumi tracimano e spaccano gli argini. Scurito è il cielo. Arrivano anche le
nuvole, ritornano, mentre inventiamo nuove formule a cancellare le vecchie. E
così ti sposo su questi bastioni gialli in fronte alle nubi. Finché morte non
ci separi, finché giorno non ci separi, finché scelta non ci separi, finché
nulla rimarrà da separare. Finché dimmi che non t'è piaciuto vivere
questo giorno, e saremo liberi di andare.
Alpex, l'ho letto d'un fiato. Stupendo!
RispondiEliminacurioso: anche io l'ho scritto in un fiato.
RispondiEliminasenza parole
RispondiEliminano non si cancellano le vecchie formule le riponiamo come un abito nell'armadio in attesa della giusta occasione. o del corpo adatto da fasciare.
RispondiElimina"...poco importa della sua durata sempre ieri domani buongiorno buonasera una volta giammai sempre e voi stesso chi se ne frega purchè arda".
(Prévert)
Bellissimo pezzo, complimenti...
RispondiElimina@soleilinside ho cercato "senza parole" in yt. ho trovato qualche link della canzone di vrossi, e uno a questa sorta di cantante-mix tra tozzi e baglioni. con oltre seicentomila visite. e poi venitemi a parlare di fiducia nella maggioranza... :)))
RispondiElimina@anonimo c'e' chi li ama nudi, i corpi. e chi preferisce le nuvole a tutto. compresi sindaco, curato, dio e addirittura farmacista!
RispondiEliminaehm... era @Anna, non @anonimo
RispondiElimina@Artemisia1984 e' vero, perdo i tocchi! :)
RispondiEliminala costrizione, la forzatura della formula è solo negli occhi di chi guarda e mette paletti a priori. Francesca non vede armature precostituite, ma solo fiori nuvole e corpi nudi. E di quelli si bea. :)
RispondiElimina@Anna anche a me Francesca e' sembrata cosi'... esattamente cosi'... :)
RispondiEliminac'è un sottofondo religioso!!!
RispondiEliminadimmi che mi sbaglio!!
un rito di madreterra!!
(comunque il pezzo è bello davvero***)
@angela non lo so. ma se uno rischia la pira in un rito, lo fa solo in combutta con madreterra o padreoceano. o similari... penso...
RispondiEliminaallora dobbiamo assolutamente parlare con l'uomo di Francesca ;)
RispondiEliminaci credo l'hai scritto d'un sol fiato.ogni parola segue l'altra.ogni parola si anela all'altra in modo naturale
RispondiElimina@Anna perche'? cosa gli diresti?
RispondiElimina@Occhio.Cavo dovrei allenarmi con l'apnea, magari ne uscirebbero post un po' piu' lunghi... ;)
RispondiEliminagli direi di non tentennare nei sofismi. la lucidità sembra gli impedisca di vivere la pienezza.
RispondiEliminaatmosfere shakespeariane alpexex, da sogno di una notte di mezza estate, solo un po' più amare.
RispondiEliminaho da postare solo sorrisi! :)))
RispondiElimina@Anna bon, allora cerchiamolo questo uomo...
RispondiElimina@Marco Puck e' il mio personaggio shakespeariano preferito in assoluto :)))
RispondiElimina@annalì io anche qualche risata... ;)
RispondiElimina"E cosi' ti sposo su questi bastioni gialli in fronte alle nubi". etc etc...
RispondiEliminanon era lui l'omo? :)
toh, allora era questo che ti appuntavi :)
RispondiElimina@Anna probabilmente si, ma ora l'ho perso di vista...
RispondiElimina@Em nono, era un'altra cosa. quando arriva la riconosci.
RispondiEliminami è piaciuto sognare qua ;)
RispondiElimina@sabrina ancarola cadono le stelle. di sogni e' proprio il periodo...
RispondiElimina@sabrina ancarola ps peccato da te non siano consentiti commenti all'ultimo post, che' ne avevo giusto uno in lingua.
RispondiEliminasai cosa penso. bellerrimo. l'autosposa.
RispondiElimina@francesca anita dici la verita': hai letto il titolo e ti sei preoccupata :))) (che' poi e' proprio strano: sto' titolo si trova nella serie di post... senza le foto tue) ps (esprimiti cara: finita la serie degli astri torno a saccheggiarti) pps un bacio alla sposasemedesima
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