giovedì 13 ottobre 2011

La cecita' dell'amore


(Foto di Francesca Anita Modotti)



Col badile, rimescolare, rimestare la merda, il letame impastato alla paglia, alla terra. Sopra l'albero, col padre in campagna, schivare le formiche, scoprire quelle rosse e la differenza tra i diversi tipi di pigna. E di alberi su cui si può salire, quelli che stanno inchinati in giù sopra l'erba. O sopra stradine che tagliano i campi, che costeggiano i tracciati dei treni. Che scavalcano fossati allagati pieni zeppi di rane e girini. Di bisce. Qualcuna sventrata sul podere di zio Raffaele. E la baracca di legno, la porta chiusa. Allarmato c’è chi ne esce. Scoprire cosa vuol dire camminare da soli. La via che porta alla scuola certe volte si scurisce, ci cala sopra la notte come uno stratagemma di strega. Ma non pensare alla vecchia fattucchiera! Non ora. Contare i passi che conducono al riparo, affrontando le scale e temendo più quelle che la via nazionale, coi camion a freccia e le moto, e le macchine che arrivano in fila, copiose. Passare d'incanto alla coda sulla bretella di Ostia, dopo 15 ore di guida e di veglia. O al ritorno da Arezzo, una volta.  Con l'idea che ci si fa di te, a voler essere ciechi.

23 commenti:

  1. incredibile come a voler essere ciechi ci si faccia le idee più consone al nostro incanto.. e poi diciamo di sapere solo ciò che non vogliamo. siamo dei paraculi va.. :)

    RispondiElimina
  2. @Eri :))) ce le fabbrichiamo dallo zero. siamo capaci a creare piu' di quanto lo fosse quel tale in principio, quand'era il verbo... ma addirittura una (S)ua evoluzione, in fatto d'essere paraculi.

    RispondiElimina
  3. e direi.. poi noi conosciamo un minimo di regia cinematografica, siamo avanti,siamo in grado di rasentare un certo patetismo nel montaggio, i film ci vengono meglio che a lui :))

    RispondiElimina
  4. @Eri maestri di tutti i generi letterari e cinematografici. dalla fantascnza all'horror passando per il trash :)))

    RispondiElimina
  5. ahahahahahahah... il trash supera il concetto di genere, sta nell'atto stesso della creazione mi sa :))

    RispondiElimina
  6. @Eri con questo scambio sei ufficialmente assunta ad eroina del blog Leave Me Alone. no, non solo per l'acconciatura alla Giovanna D'Arco... :)

    RispondiElimina
  7. Alo' che se torni d'Arezzo devi da fa' un sarto ar Monte (San Savino) che c'aperto un ristorante n'amico mio e ce se mangia dimorto bene

    RispondiElimina
  8. Pex, potresti sceneggiare un film anche mio. A parte il finale con la bretella di Ostia... e Arezzo, mi pareva di vedermi bambina quando andavo da mio nonno. Non so dire se era un male o un bene immaginare che il mondo fosse tutto lì. Sucre

    RispondiElimina
  9. ...già...la cecità dell'amore può essere più grave di quella dell'odio e può fare anche più danno...

    RispondiElimina
  10. @Sabrina Ancarola questo commento immagino sia funzionale al recupero del trash negatoci ieri... :)

    RispondiElimina
  11. @Sucre un film tuo lo sceneggerei volentieri.

    RispondiElimina
  12. @luisaluz immagino ci siano delle energie che si muovono e generano dicotomie nelle quali finiamo rinchiusi..

    RispondiElimina
  13. si me so' sfogata e poi lo sai che penso sempre al cibo, fra l'altro il mio amico ti piacerebbe ;)

    RispondiElimina
  14. sì, penso anch'io...Tra l'altro anche a me hai fatto ricordare le mie vacanze in campagna...i carri trainati dai buoi, i contadini che tornavano a casa e si lavavano in una bacinella d'acqua in cortile, il cesso accanto al letamaio...e l'acqua che d'estate a volte mancava e allora si tirava su quella del pozzo... Ho anche un raccontino su questo, magari lo pubblico nel mio blog :-)

    RispondiElimina
  15. @Sabrina Ancarola perche'? e' una ribollita l'amico tuo?

    RispondiElimina
  16. @luisaluz vai grande Luisa. pubblica! :)

    RispondiElimina
  17. l'amico mio è un filosofo DOCG come il suo sangue ormai, ha fascino, è intelligente e fuori come un terrazzo, impossibile non apprezzarlo specie per il suo accento

    RispondiElimina
  18. @Sabrina trash Ancarola ok, ci vado. mi hai convinto con la storia del terrazzo.

    RispondiElimina
  19. Con certe immagini mi hai fatto ricordare le passaggiate che facevo da piccola nella campagna di mio nonno...

    RispondiElimina
  20. @Marla.Singer da piccoli mi sa che parecchi di noi hanno immagazzinato immagini simili eh..? :)

    RispondiElimina
  21. "Con l'idea che ci si fa di te, a voler essere ciechi."...WOW!
    Al...spesso "ci si fa" di idee e il risultato sono fitti banchi di nebbia ;)
    Un abbraccio,
    naima

    RispondiElimina
  22. ah Naima, il problema e' che ci vedo poco, e nella nebbia mi trovo persino a mio agio!

    RispondiElimina