mercoledì 14 settembre 2011

Scopare a sfregio


(Foto di Francesca Anita Modotti)


Dammi retta, ti costa? Regalami giusto un attimo di tempo, del tuo tempo prezioso chiuso in fondo al mare, nel forziere. Sì, quello  nevoso che non dai nemmeno alla televisione. Mi chiedo se ragioni mai del fatto che la televisione sarà un pezzo di antiquariato di cui parleremo ai nostri figli, e quelli nemmeno capiranno. Perché sembrerà assurdo che gente abbia passato tanto tempo e tante ore a cullarsi davanti a spettacoli a cui non poteva nemmeno partecipare. I quali spettacoli scesero via via alla media più infama, invece che lì al fondo più fondo buio del mare. A loro sembrerà indicibile forse, come sembra un po' anche  a noi adesso. E la gente si scoprirà assonnata. Dietro a fatti che non contano niente. Oppure..? Oppure lasciami perdere. Non c'è bisogno di distrarsi, se non ne hai voglia. Ma nel caso ne avessi spiegami come fa a germogliare una pianta. La chiudi nel manto lavato di un velo di terra. La tieni al buio umido caldo della serra. E poi? Poi cambiano le stagioni e il tempo cresce. S'allungano le giornate di sole, si riempiono i monti di verde. E il sole chiama la pianta verso l'incerto. Ecco, nel caso ne avessi voglia domandati cosa ne sarà del mio segreto. Quando l'odore scavalcherà anche il paradiso e san Pietro si troverà stupito che tanto bene di dio non gli sia stato concesso. E condannerà i botanici al girone degli ignavi, o nel limbo. Coi bambini morti troppo presto. In Germania a mio cugino chiesero per quale credo tifasse. La domanda posta in municipio lo fece trasalire e ricordare di altri luoghi, dove un colloquio simile è già inquisizione. Ma s'era preparato, e disse ateo. Così da evitare di dover lasciare soldi alla religione. Camminò, quel mio cugino, un po' curvo dopo l'ultima sera. Perché a bere era abituato, ma l'alcol fa in genere come gli pare. Figuriamoci con un fisico e con la cucina mononucleare. A prendersi gioco di nuove prelibate soluzioni andavamo al mercoledì. Quando le coppie scoppiavano di fronte alle coppe europee. E per quanto Venditti se la rivendicasse, e per quanto fossimo a Roma, mai abbastanza ce ne stavano di donne per noi alsaziani senza coda. Adesso mi dici che hai un po' di tempo e mi inquadri negli occhi. Non sarò pulitissimo, ma raccogliermi e tenermi nel computo di una collezione, ti dici, è una cosa che si può anche fare. Quel mio cugino è nel letto che sogna a cartoni. Io e te camminiamo lungo i bar chiusi, gli edicolanti sono in ferie, i chioschi dei fiorai serrati impiastratati di piscio. Un tempo qui a Roma c'era la civiltà del vespasiano. Se fossi un fioraio girerei con un'ascia in mano. Ma è mai possibile che una macchina parcheggiata, un muro, valgano meno dei loro bugigattoli? Che pisciare sul sudicio abbia un fascino indiscreto, irresistibile? Intanto il canto del cigno ha elevato sta' notte a memorie future. Se sopravviveremo, racconteremo ai nostri figli di altre pieghe che la vita non prese. Se parli dei primi tempi del tuo fidanzamento, e accenni al fatto che in topless giravi per il mare, e che non c'era poi molto da notare, allora cosa chiedi? Attenzione? Io mi ingegno da sempre a non portare altro che affiliazione. Sarà pericoloso se ci sveglieremo insieme domani mattina. Perché la vendetta marcia inesorabile. E a quella non costa mai abbastanza darle retta o regalare la vita.

9 commenti:

  1. Hai un modo di narrare on the road che acchiappa ;)

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  2. on the road under the bridge... insomma tutta roba a gratis.. :)

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  3. se fossi un fioraio picchierei tutti a suon di girasoli, chissà che la delicatezza e il sorriso del sole abbiano la meglio sulle brutture e il puzzo di piscio...chissà...

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  4. @naimablu temo che a Roma ci sia tanto ma tanto sole, e che malgrado questo.... (deve essere la civilta' del vespasiano che non si adegua al sebac)

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  5. ...tempo da dedicare...mai da sprecare...
    (luisa)

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  6. @anonimo Luisa ..."dedicami" sarebbe stata una richiesta un po' pretenziosa... :)

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  7. :-))) sì...effettivamente...come richiesta non va...
    (luisa)

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  8. è difficile spiegarle le cose,ma tanto..ed il mondo procede in modo strano,ma se è vero che c'è tanto nero in giro..se sbuca un arcobaleno all'improvviso,io spero sempre che ci sia mia figlia accanto(in quel preciso istante).
    (ciao alpe caro,io ho ripreso a scrivere di là,ma non ti perdo di vista :) ).

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  9. @soleininside una volta una persona mi disse che una cosa cosi' si chiama amore... (bon, vuol dire che ripassero' di la)

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