(Foto di Francesca Anita Modotti)
Piangevi,
lo ricordo, e le lacrime bagnavano il cuscino. Io dormivo al tuo fianco ma ti
sentivo, nell'eco di zuffe e cavalloni sulla riva di un sogno ricorrente. In
quello indossavi un costume grigio, due triangoli di stoffa sopra i seni e non
capivo più da quale parte arrivassero i sospiri. La testa mi girava e tutto
intorno era maggio, col caldo in anticipo sugli eventi. A scuola ci aspettavano,
sempre più spesso invano, finché non ci aspettarono più e rassegnati
programmarono gli esami sulla nostra stessa assenza. Mia e tua, di Paolo e
Francesca. In un riluttante apologo del terrore, fermo restando che nulla
avrebbe inciso sul rendimento. La strage degli innocenti, così preparata, ci
apparve un giorno tra gli scogli e la risacca. E tu pensavi a coltivare il
grano sopra al mare, come in una canzone che non volli mai provare a imparare.
Tremavi, questo è vero, sotto la sabbia spostata insieme al sale. E io ti
baciavo e non sapevo che sapore avrei serbato di te nella memoria. Poi venne
l'anno dei rimpianti e te nel letto, e io con te a fare coppia di diamanti
sulla teca. Una casa, senza finestre, senza arredi. Un posto più onirico degli
altri. Ma intanto io dormivo e tu vegliavi, entrambi dentro i sogni d'altri
mali, e viaggiare sulle onde in mezzo al grano fu un obbligo a cui doversi
abituare. La mattina, a me restava sopra gli occhi ancora il sale raccolto
nelle lotte sulla spiaggia. A te, restava il sale delle lacrime sopra il viso,
sulle labbra, sul sorriso teso, tirato, al cui accesso sono state smarrite le
chiavi. Cosicché ad assaggiarti mi chiedevo se anche tu, invece di piangere al
cuscino, ogni notte, con me, nuotavi.
affinità elettive ( Cinzia)
RispondiEliminaCi sono volte, in cui non ho parole da offrirti...
RispondiElimina...emozione pura leggerti...
RispondiEliminagrazie ...
Mi servirebbe una nuova ricetta per la
RispondiEliminatorta al limone, in molti sostengono che una dose di yogurt nell'impasto riesce a fare la differenza.
(Oramai sono troppo vecchia per riesaminare
Paolo e Francesca) :p
Buon week-end
@Cinzia i dolori del giovane alpex
RispondiElimina@amore immaginato e una lanterna?
RispondiElimina@Luisaluz macche', grazie a te grande Luisa.. :)
RispondiElimina@STORM un riesame di paolo e francesca e' possibile solo (forse) in tarda eta'. come dire a mente fresca. per la torta al limone io suggerirei di farla al cioccolato.
RispondiEliminaNeppure, al massimo un accendino!
RispondiElimina@amore immaginato minkia. e bon se c'e' solo quello...
RispondiEliminac'è anche una sigaretta, volendo!
RispondiElimina(una sigaretta... manco una canna)
RispondiElimina(è che io collasso...sai ormai c'ho un'età!)
RispondiElimina@amore immaginato la fumo io, mica tu. tu la offri e basta...
RispondiEliminaI posti onirici io li vedo bianchi... ed hanno stanze in cui dipingere ogni lacrima che cade...
RispondiEliminavi immagino splenditi ad ammirarvi, su di un letto con lenzuola pallide.
La Firenze di Adele, Cristina e Gabriele è una Firenze intaccata a quando pare...buffo come, a volte, ci si stacchi dalla realtà standoci dentro.
Bellissimo post...
RispondiElimina@Marta ad esserne sicuri che ci stiamo dentro... :)
RispondiElimina@Marta.Singer Leave Me Alone vanitoso ringrazia :)
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