Prendo al lazo
l'empietà d'ogni discorso e taccio, in attesa che il vento cambi e che mi
consenta un silenzio parlato. Il vento è capriccioso, mai servizievole. E' al
capriccio che tocca agganciarsi. Si tende la vela, la vela si gonfia,
pavidi schizzi di schiuma inebriano l'imprenditore. Pure qua fuori si
sente come sentiva Salgari nel buio della sua Torino. L'operaio lo guarda in
cagnesco, non tanto per lo sbuffo d'aria e sale, quanto piuttosto per la
manifesta incapacità a sapersi sopportare. A sapersi immaginare e sognare. Due dita
accarezzano il vetro. Siamo qui per capirci, per sondarci, per sfogarci. Non
altro. Nella radura si accumulano nubi scure, blocchi neri senza ricordi,
confusi in un momento tra quello che sarà domani, se sarà, e ciò che
immancabilmente o forse è stato anche ieri. Morire è un lampo, mi
ricordo di pensare. Così, assaporo la mela staccata dal ramo e la vita
è un istante, mi ricordo di sperare. Precisamente quello che sta per
arrivare. Il vento è acre, adesso. Mi scivola addosso. Io rincorro il primo
toro. Quello mi guarda e carica. Non è l'immagine di un mito che m'innamora.
Non è l'orgoglio del coraggio. E' la bocca attaccata al flusso d'acqua qui su
in montagna. E' il calore del fuoco nella notte. La luce del rogo.
Danzano le streghe
sopra al prato. Le ombre mi parlano di tutto ciò per cui ho vissuto. Di tutto
ciò in cui ho mancato
Peccato non sappiano raccontare il futuro, le ombre.
RispondiElimina(piaciuta Torino?)
i deliri sono sempre una buona giustificazione!
RispondiEliminada qualche parte ho letto che le ombre non fanno male ,ciao alpe !
RispondiElimina@amore immaginato per fortuna, anzi :). e comunque io non ci crederei. (da sempre e per sempre :))) )
RispondiElimina@Marta ho due libretti delle giustificazioni residuato bellico dei tempi della scuola superiore. ogni tanto me li guardo e cerco di capire quali siano le firme di mia madre e quali quelle falsificate.
RispondiElimina@soleiniside ciao e ben tornata:) io invece ultimamente ho cantato che le ombre affilate sulla strada col tempo cominciano a fare spavento :))
RispondiEliminaBeh, io non so da dove arrivi e dove vai, ma sappi che se dovessi passare o essere o vivere o convivere in quel di Torino, potrei coinvogerti in un coffee break!
RispondiElimina(chiaramente avendo coscienza della tua presenza in loco!!)
@Amore Immaginato ah bon, ti ringrazio. quando mi ricapitera' di passare da Torino ti faro' sapere. chiaramente se dovessi capitare te invece in queste lande adriatiche, il caffe' lo offro io... :)
RispondiElimina...ti ho sentito passare... :-)
RispondiEliminaCiao grande Kap...
p.s.: non capisco perchè il mio avatar sia sparito...ora sono un segnale di pericolo!!!
RispondiElimina:-))))))
@luisaluz sei pericolosa!!! (eco lontana grande Luisa, ma devo ammettere che i passi fatti a Torino risuonano in maniera persistente)
RispondiElimina...ahahah...che paura.... :-)))
RispondiElimina(ci restano dentro i luoghi del nostro sentire più profondo...)
@luisaluz io a Torino sono colato sopra i muri e non e' stato ancora possibile rimuovere i residui....
RispondiEliminaa volte stento nel capire quello che scrivi...non so mai se interpretarlo o lasciarlo scorrere...
RispondiEliminacome il ghiaccio!
p.s.
anche io stento a capire quali siano le firme falsificate o quelle originali
@Marta stentiamo, questa e' la verita'... :)
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