(Fotografia di Francesca Anita Modotti)
Lontana dal
prospero venticello di pioggia mi porgesti le mani, quasi avessi saputo
toccarti. E invece io tremavo. Dal
freddo, certo, ti dissi. Ma la verità mi colava sul viso come un gelo
disciolto. Come un cono celato dagli occhi marrone assortito, nocciola e cacao,
con resistenti venature verde pistacchio. Mi leccheresti via l'orrore
che la tua curva impasta? Speravo che lasciarti fare avrebbe smorzato
ogni baldanza dell'esercito nemico. Cosa hai portato in dono a tuo
nipote? chiedesti invece. Mio nipote aveva gli occhi limpidi a
quel tempo. Come l'attesa dell'estate che non tarda ad arrivare. E io: cachi
maturi che cadono nell'erba, mandorli in fiore al gusto di madreperla, due
costole rotte da un villano del borgo. Macchine scure che corrono in collina.
Il mare, distante, ma che lo puoi quasi toccare. Ne parlai. Fu per
riempirmi la bocca o cullare il momento. Poi si fece tardi e ti pensai, o
meglio, non smisi un attimo di pensarti. Finché non mi ritrovai a chiamare
il tuo nome forte, come fossimo a una tombola. I bambini ci vennero incontro
fiduciosi. Esuberanti. Entusiasti. L'effimero grido di una assemblea. Di un
consorzio di agnelli. Le nostre mani si sfiorarono tre volte mentre
affilavamo candeline azzurre sul tappeto di panna bianca. Mio nipote,
impaziente, dissimulava l'effetto nello sguardo limpido in attesa. E noi
tre volte ci sfiorammo, e la prima volta fu quasi per caso. Avrei voluto
bruciarmi. Avrei voluto non saper leggere il corpo. Non saper leggere i
modi. Avrei voluto trasalire al contatto, e non architettare tre o quattro
futuri possibili. Avrei voluto non saper leggere neanche il mio nome. E invece
ogni forma si prendeva il suo posto, come seguendo un ordine stabilito. Fare e
non fare. Stesi al sole per lasciarsi contemplare. E l'entusiasmo degli
agnelli ci sommerse come fa la marea: inconsapevolmente. Tutto muore
attaccato alle nostre gambe. Il cerchio si stringe al cuore. Misi una
mano sulle candele accese per togliere via quel dolore.
mi mancavi alpe,contenta di rileggerti :)sei sempre originale nel modo di scrivere,anche quando racconti il dolore del cuore.
RispondiElimina@soleilinside ...in realta' non tanto originale rispetto al mio cappello... ;)
RispondiEliminauna bellissima storia d'amore, chiunque o qualsiasi cosa esso sia... se ne sentono i profumi, i sapori... il piacere, il dolore, la gioia, il pericolo, le azioni e le non-azioni di resistenza, le rese. E basta che sennò faccio un noiosissimo elenco, orribile commento ad una pagina così avvolgente.
RispondiElimina@annalì quando si parla di storie d'amore io non capisco piu' nulla, perche' davvero, non sono capace a trovare un limite a cio' che amore avvolge. a cominciare da alcuni nastri sui quali resistono suonate per pianoforte maturate in secoli di studio tecnico e tecnologico per affinare esecuzione e strumento. (ma la prossima volta ti contatto per avere la serie di tag o etichette che si mettono in fondo ai post... :))) )
RispondiEliminaFinalmente un nuovo post, inutile dire che l'ho letto tutto d'un fiato e che ne sono rimasta affascinata come al solito :)
RispondiElimina@E. scusa il ritardo, cara. sono stato impegnato in cucina a dare una mano per l'arrosto... :D
RispondiElimina...intenso...
RispondiElimina@luisaluz il caldo fa di questi scherzi ;)
RispondiElimina...già...il caldo...
RispondiElimina....quale caldo?... ;-) (qui sembra autunno...infatti non ho scritto nulla sull'amore... ^_^ )
grande Luisa, vengo dritto da roma... sono lesso... :) (beh dirne e' facoltativo. come anche parlare del tris....)
RispondiEliminaimmagino grande Kap... :-)
RispondiEliminaqui abbiamo cieli da bufera...e temperature da pinguino...non il condizionatore però...!! ;-)
( facoltativo? meno male.. :-) )
CINZIA speriamo che l'entusiasmo non ti si spegni insieme alla candela, no?
RispondiElimina@CINZIA e dove lo vedi l'entusiasmo?
RispondiEliminaCINZIA beh forse la parola entusiasmo non è appropriata ma hai una coerenza tutta tua che è in realtà caratteristica di una personalità forte che non si fa "spegnere" così facilmente.
RispondiElimina...pensieri delle 6.15 del mattino in una afosa mattina estiva
@CINZIA si, ho il fuoco sacro. meglio quello che il fuoco di sant'antonio... :)))
RispondiElimina"avrei voluto bruciarmi"..con il senno di poi a chi non capita di pensarci?!
RispondiEliminaCINZIA il fuoco sacro ti si addice proprio e penso pure le vestali...:)
RispondiElimina@Occhio.Cavo ...nn so. io ci parto sempre con l'intenzione del prima, per esempio. (oh, finalmente un commento con un rimando esistenzialista! :))) )
RispondiElimina@CINZIA ..io le vestali le mangio di sera arrostite sui carboni.
RispondiEliminaoh finalmente una risposta "ardente"
RispondiEliminabuona giornata Kap
Cinzia
ar dente ci mangio i preti.... buona giornata anche a te professoressa.
RispondiEliminanon fare e lasciarsi contemplare, sei un filosofo dell'attesa alpexex? fan di Godot? ahia
RispondiEliminaBella prosa. Ma è poi piaciuto al nipote il tuo regalo così lirico, o voleva la Playstation?
RispondiElimina@Yanez ..al nipote del tizio del post, intendi? penso di si, sono soliti regalarsi solo cose di questo genere. e' che il nipote ha gia' tutto, e lo zio anche. pensa, ieri sera si sono scambiati corse e tuffi sulla spiaggia e frasi anarchiche scritte sul muro.
RispondiElimina@Anna ...nono, io sono proprio Godot!!! (adesso mi chiederai dove son stato....?)
RispondiEliminaah, certo non si può dire che hai problemi con il tuo ego :)))) no mister Godot non ti chiederò, non voglio sapere i tuoi altrove. parafrasando qualcuno invece ti direi che sono i "qui ed ora" ad interassarmi ed evidentemente, da buon Godot, "sarà sempre tardi quando ritornerai" :D
RispondiEliminabah, veramente non e' un fatto di tempi, quanto di non realizzazione del fatto. cioe', Godot non arriva tardi. al limite non arriva mai, ma molto piu' probabilmente non esiste. anzi, forse esiste solo in quanto attesa di quelli che l'aspettano. e' come dire "verra' la rivoluzione" e intanto continuare a pagare le multe.
RispondiEliminaCINZIA bravo Kap,perfetta sintesi. nell'attesa di Godot tutto sembra immobile ed è sempre la stessa ora ma in realtà loro invecchiano, cambiano e non si riconoscono...ehi ma tu sei Kap?
RispondiEliminabuoni tuffi anarchici
@Cinzia ...beh un "bravo" sul tema specifico dalla professoressa specifica me lo prendo e son contento..
RispondiElimina(anche se non ho capito come si sia finiti ad aspettare Godot quando io ero partito da "L'eta' della ragione")
RispondiEliminaquindi mi stai dicendo che anche tu sei l'eterna speranza che non esiste e che non arriva mai. sei un'illusione alpexex? dalle stelle alle stalle... da dio a illusione, o forse la stessa cosa, sei un'illusione di grandezza come dio?
RispondiElimina@Anna in questo frangente io sono il blogger di Leave me alone. e prendo, in quanto tale, le mie distanze da qualsivoglia Godot. ma, bisogna comprenderlo, Godot non ha nessuna responsabilita' di cio' che e' in quanto tale. come gia' detto, esiste solo in virtu' dell'attesa di quelli che farebbero bene ad alzarsi e ad andare a non pagare piu' le multe invece di stare li' ad aspettarlo. cioe', nemmeno Giodot vorrebbe essere Godot. ma nn dipende da lui. (lo so gia', finira' che mi daranno apologia di reato e istigazione alla rivolta :))) )
RispondiEliminaehi alpexex te la sei presa? non volevo mica sai, mi stavo solo divertendo a seguirti nel ragionamento. (bello L'età della ragione, io ho detestato Matteo)
RispondiElimina:-)
@anna ...:))) ma de che? stavo appunto ragionando con te. continuiamo pure, a me me piace (come diceva la figlia di una mia compagna del passato)...
RispondiEliminaAh, sì, scusa. Ti avevo preso per il tuo personaggio. P.S. Godot è un bidonaro.
RispondiElimina@Yanez ...nn sta bene parlar male di quelli assenti :))))
RispondiEliminaPfiuu.... per fortuna anche a me :-) (e anche quando non sono dello stesso avviso. mi piace seguire i percorso altrui di pensiero, certo purchè ci sia la voglia di confrontarsi)
RispondiElimina@Anna ...a me a prescindere dalla volonta' di confronto. certo, fino a quando l'altrui percorso non si pianta su di un muro. invece trovo che confrontare i percorsi serva ad evitarli, certi muri e certi schianti.
RispondiEliminasì, più che volontà di confronto, direi capacità di ascolto
RispondiElimina@Anna io ho anche la passione per la mera osservazione degli altrui comportamenti. anche di coloro i quali possono solo essere osservati, causa incapacita' comunicativa oltre che di ascolto. riesco ad interessarmi anche agli sotioni, alle piante e ai bassisti... :))) (senza offesa per nessuna delle tre specie)
RispondiEliminasotioni, mio dio, e che saranno mai? :)
RispondiEliminama tu ti interessi dall'alto del tuo Olimpo o lo fai calandoti tra i comuni mortali? scusa eh ma ogni tanto c'hai l'aria un po' antipatica, tipo so tutto io... niente di personale per carità
@Marco :))) refuso e' il mio secondo nome. ma ti fo notare hai sbagliato blog caro. (sono lusingato dalla tua assiduita' ai limiti dello stalking, immagino tu sia il mio troll personale. evvivaddio, finalmente ne ho uno... piu' tardi ti compero il collare anti pulci) ps se mi commenti cosi' su splinder mi fai un favore...
RispondiEliminasbagliato blog, assiduità al limite dello stalking...ma che stai a di' alpexex! oggi c'hai le manie di persecuzione? e che roba c'è su splinder? tranquillo se ti agito tanto non ti commento più
RispondiElimina@Marco... (ma va, sempre ironicamente, non volevo offenderti!!!) mon dieu scusami.. ho confuso i nomi, il fatto e' che tra gli anonimi e due blog comincio a perdermi.. ("sbagliato blog", perche' curiosamente proprio oggi su splinder ho postato una cosa in cui c'era l'Olimpo...) (che delusione! non ho il troll personale...:( ) [sotioni= storioni, ndR] ps weh commenta pure carissimo, io scherzo...
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