(Foto di Eri Haka)
Non si
possono seminare i campi a cadaveri come fosse una bella cosa, perché quelli
non sono mica spighe di grano e non ci fai il pane, ma solo sapone e carne come
di cane, dolciastra, pepata o affumicata su vivaci roghi di diossina. E neanche
si possono bestemmiare i santi degli altri, perché la soddisfazione che arriva
da uno scarico di fogna, a respirarlo, manca dell’aroma tipico di quei primi
caffè bevuti appresso a sigarette accese male. Alla cornuta, o con il
corno a destra e il corno a sinistra, o sfogliando la margherita. Mi
ama non mi ama mi ama non mi ama. E intanto la notte arriva. Arriva il
tempo come un turbine di diamante, e mi sembra di essere un altro. Uno che del
grano guarda solo i papaveri. E che al pane preferisce la gotta. Voglio
annegare nel sangue, disse un tizio, e io…? E io ci credei. E invece poi
venne fuori che quello chiedeva un salvagente. Ecco, tu non mi puoi amare,
perché io sono un semplice, e certe cose non le so capire. Io dico: butto pari,
vediamo che esce. Ma non è una strategia, è una teoria. E dimmi, la teoria del
tossico, quando mai ha portato a beni che non fossero da infilare su per il
naso? Quando mai ha permesso di entrare a gratis allo stadio, magari per
assistere all’incontro di box tra un peso massimo e una gallina? Ecco, che
fortuna, l'ho trovato: questo è l’uovo di Colombo! Oggi è semplicemente il
giorno in cui ho avuto torto.